Negli ultimi anni sempre più persone si stanno avvicinando ad un’alimentazione vegana.
La scelta vegana oppure vegetariana è una scelta totalmente lecita soprattutto dal punto di vista etico. Questa dieta presenta notevoli vantaggi per chi ne usufruisce, ma può anche rivelarsi una vera e propria forma di estremismo alimentare nel caso in cui venga attuata senza la necessaria attenzione.
I benefici di una dieta vegana sono rappresentati da grossi vantaggi per la salute: il miglior controllo del peso corporeo, la prevenzione nei confronti di malattie come diabete di tipo II, ipertensione, malattie cardiovascolari,e la minore incidenza di disturbi tipicamente occidentali quali sindrome metabolica e reflusso gastro-esofageo. E’ altrettanto vero, però, che nel caso di un soggetto sportivo come il crossfitter, una dieta vegana, se non correttamente bilanciata, potrebbe essere potenzialmente svantaggiosa: è bene, quindi,che l’atleta vegano consideri questi aspetti e, se necessario, pianifichi insieme ad un professionista, un sistema di integrazione che possa sopperire alle mancanze che un regime alimentare di questo tipo comporta.
FERRO
Il ferro è un micronutriente che riveste una grande importanza nello sportivo perchè funge da componente essenziale dell’emoglobina, molecola utilizzata dall’organismo per trasportare ossigeno in tutti i suoi tessuti; inoltre, il ferro, è un elemento essenziale anche della mioglobina molecola adibita al deposito muscolare dell’ossigeno.
Esistono due forme alimentari di ferro: Il ferro organico (-eme), contenuto nei tessuti animali ed il ferro inorganico contenuto invece nei tessuti vegetali. Se il primo viene assorbito in maniera mediamente efficiente (15-45%), il secondo viene assorbito in percentuali ancora minori (1-15%). Quindi, in una dieta vegana, è più probabile che si possa presentare una carenza di questo importante nutriente poiché assorbito in percentuali nettamente minori rispetto al ferro di origine animale; inoltre, negli alimenti di origine vegetale sono presenti dei componenti (tannini, fitati, polifenoli…) che riduco ulteriormente l’assorbimento del ferro inorganico. Un piccolo trucco per aumentare la capacità di assorbimento sarebbe quello di associare ad alimenti ricchi in ferro alimenti ricchi in antiossidanti (succo di limone, agrumi).
CREATINA
Un altro elemento di interesse per gli sportivi è costituito dall’apporto alimentare di creatina che risulta essere il componente principale del sistema energetico della fosfocreatina, maccanismo che si attiva durante un elevato sforzo fisico e che permette di avere una rapida disponibilità energetica
(ATP). Il nostro organismo è in grado di sintetizzare questa molecola anche se in maniera limitata. Per questo motivo è di fondamentale importanza assumerla tramite gli alimenti. La creatina però è presente solo negli alimenti di origine animale, soprattutto nella carne rossa, mentre risulta essere assente in quelli di origine vegetale. E’ quindi chiaro come un atleta vegano debba sopperire a questa mancanza con l’integrazione.
TAURINA
La taurina è un amminoacido essenziale che, essendo tale, non può essere sintetizzato dal nostro organismo ma deve essere necessariamente introdotto con la dieta; La taurina, però, è presente solo in fonti alimentari di origine animale, i vegani quindi potrebbero avere delle carenze di questo amminoacido.
VITAMINA B12
La vitamina B12 è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo poiché influenza moltissimi processi biochimici come la maturazione dei globuli rossi e il funzionamento del sistema nervoso e la sua carenza può generare gravi danni a tutte le età. La sua presenza è stata individuata solo nei prodotti di origine animale ma non nei cibi di origine vegetale. Per questa ragione è molto importante che, chi abbia intenzione di seguire un regime nutrizionale di tipo vegano, sia sportivi che non, tenga sotto controllo i propri livelli di Vit. B12 con appositi esami del sangue, in modo da essere certi di non andare incontro a carenze.
In conclusione si può affermare che una qualsiasi dieta, onnivora, vegetariana oppure vegana non pone dei limiti insormontabili nei confronti di un’ottima prestazione sportiva; va anche detto però che ogni dieta presenta dei punti deboli: come descritto sopra riguardo la dieta vegana; anche una dieta onnivora, del resto, potrebbe non soddisfare i fabbisogni di vitamine, sali minerali e fibre.
La soluzione migliore, motivi etici esclusi, sarebbe prendere ciò che di positivo c’è in ogni regime alimentare ed integralo nelle proprie abitudini così da ottenere dalla dieta tutto ciò che è necessario per mantenere uno stato di salute ottimale.
Dott Nicolò Cattaneo
Biologo Nutrizionista