Il caffè, ricavato dalla tostatura e dalla successiva macinatura delle bacche dell’omonima pianta, è certamente, in particolar modo per noi Italiani, una delle bevande più amate, consumata soprattutto in conclusione dei pasti oppure durante le pause lavorative.
Nel corso degli ultimi anni molti studi sono giunti alla conclusione che, entro certi limiti, l’assunzione quotidiana di caffè può generare effetti protettivi e altri vari benefici al nostro organismo.
Molti di questi benefici derivano dagli effetti generati dalla caffeina, probabilmente la molecola più affascinante contenuta in questa bevanda: a essa viene attribuita la capacità di prevenire l’occlusione delle arterie coronariche e la formazione di tumori alla gola ed alla laringe.
Il consumo ottimale di caffeina oscilla tra i 200 e 300 mg al giorno che equivalgono a 3-4 espressi giornalieri, ma è necessario tener presente che la caffeina è altresì contenuta in diversi alimenti oltre al caffè stesso come, per esempio, nel tè, nel cioccolato e nelle bevande gassate tipo Cola.
Ecco le principali proprietà legate al consumo di caffeina:
- Effetto stimolante sulla secrezione gastrica; ecco perché si ritiene che il caffè dopo i pasti possa facilitare la digestione.
- Effetto tonico e stimolante sulla funzionalità cardiaca e nervosa.
- Effetto lipolitico: la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico attraverso l’aumento della termogenesi.
Oltre alla caffeina, nel caffè sono contenute altre sostanze i cui effetti benefici sulla salute sono ancora in fase di studio; sono, per esempio, state individuate molecole dalle spiccate attività antiossidanti ed antiinfiammatorie.
Esistono, però, dei rischi legati al consumo eccessivo di questa bevanda. Gli stessi effetti positivi descritti precedentemente possono infatti assumere un aspetto negativo conseguentemente ad un’ assunzione esagerata di caffeina: l’ effetto stimolante sulla secrezione gastrica, se eccessivo, può provocare danni al sistema digerente a causa dell’elevata acidità dei succhi gastrici; l’effetto stimolante sulla funzionalità cardiaca e nervosa, se eccessivo, può mutare e sfociare in tachicardia e tremori e, infine, l’effetto lipolitico si azzera completamente se al caffè viene aggiunto dello zucchero.
In conclusione, il mio consiglio è quello di consumare massimo 3/4 caffè amari al giorno nel caso in cui non assumiate altre fonti di caffeina; in caso contrario consiglio di limitarsi a 2/3 caffè amari al giorno così da assumere dosi di caffeina tali da generare solo effetti benefici, senza correre il rischio che questi possano tramutarsi in effetti negativi.
Dott. Nicolò Cattaneo
Biologo Nutrizionista